martedì 22 aprile 2014

10 modi per prender moglie... biblicamente!

1. Lascia che sia Dio a creare una donna per te mentre dormi. (Genesi 2,19-24) 

2. Trovate un uomo con sette figlie ed impressionatelo dando da bere al suo gregge. (Esodo 2,16-21) 

3. Trova una prigioniera di guerra attraente, portala a casa, radile la testa, tagliale le unghie a dalle nuovi vestiti. Dopo questo, sarà tua. (Deuteronomio 21,11-13) 

4. Vai ad una festa e nasconditi. Quando le donne cominceranno a ballare, salta fuori, prendine una, e portala via. (Giudici 21,19-25) 

5. Compra una proprietà, ed includi una donna come parte dell'accordo. (Rut 4:5-10) 

6. Uccidi il marito e prendi sua moglie (preparati comunque a perdere quattro figli). (2 Samuele 11) 

7. Non fare lo schizzinoso: punta sulla quantità, non sulla qualità. (1 Re 11,1-3) 

8. Trova una prostituta e sposala. (Osea 1,1-3) 

9. Diventa l'imperatore di una grande nazione ed indici un concorso di bellezza. (Ester 2,3-4) 

10. Una moglie? ...NO! (1 Corinzi 7,32-35)

Antiche cerimonie

Tutti gli anni, il giorno di Natale, il Rabbino capo di Roma chiede udienza al Papa. Quando è davanti al Papa, gli porge una lettera chiusa, il Papa prende la lettera, la guarda, la rigira e la restituisce al Rabbino capo. Questa cerimonia va avanti da più di 2.000 anni.
Cambia il Rabbino capo ed il vecchio istruisce il successore su questa procedura. Combinazione, muore il vecchio Papa ed il nuovo viene istruito dai suoi segretari su questa procedura.
Per cui il nuovo Rabbino capo di Roma chiede udienza al nuovo Papa per il giorno di Natale, quando è davanti a Lui, gli consegna la famosa lettera dicendo:
– I miei predecessori mi hanno istruito nel consegnarLe questa lettera.
Il Papa prende la lettera, la guarda, la gira e dice a sua volta:
– I miei segretari mi hanno istruito sulla cerimonia.
E ritorna la lettera al Rabbino capo. Ma tutti e due si confessano:
– Ma non siete curioso di sapere cosa ci sarà mai dentro questa lettera? Apriamola!
Detto fatto, aprono la busta e prendono il contenuto della lettera, e dentro trovano…
IL CONTO DELL’ULTIMA CENA!!!

venerdì 11 aprile 2014

"Ti possa vedere abbruciato!"

Particolare fu il rapporto di 'amicizia che legò San Felice da Cantalice e San Filippo Neri: i due s'incontravano spesso per parlare e pregare. A volte per le vie di Roma, essi davano luogo a rappresentazioni quasi farsesche di cui parlano tutti i biografi (un misto di commedia dell'arte e sacra rappresentazione) per l'edificazione morale del popolo romano, che sembra le apprezzasse molto...

Una volta, incontrando Fra' Felice per strada, Filippo Neri lo apostrofò dicendo: "Ti possa vedere abbruciato", e questi, di rimando: "Ti possa vedere squartato". La gente accorreva, e le imprecazioni aumentavano: "Ti possa vedere appiccato". "Ti possa vedere fatto a pezzi". "Ti siano troncate le mani". "Ti sia mozzo il capo". "Possa tu essere frustato per tutta Roma. E che ti possano affogare nel Tevere con un macigno al collo". Terminato il repertorio, e quando la gente era divenuta numerosa, i due allora sciolsero l'enigma: "Possa tu subire questo per amore di Dio!". Gli astanti, un po' sorpresi e divertiti, imparavano la lezione.

Che ne facciamo di un asino?

Il Curato d' Ars, quand'era seminarista, si imbatté in un esaminatore severissimo. L'esame fu un vero disastro. Alla fine il professore gli disse: "Caro Vianney, lei è un perfetto ignorante. Che cosa vuole che ne facciamo di un asino?" Al che il santo rispose: "Se Sansone è riuscito ad abbattere 3000 Filistei con una sola mascella d'asino, che cosa non potrà fare il Signore con un asino completo?”.